HOME PAGE
MUSICOTERAPIA
MEDICINA NATURALE
ANTROPOLOGIA
PALEONTOLOGIA
ANATOMIA E FISIOLOGIA
FOTO GALLERY
PARTNERS
L'AUTORE

 

L’ESTINZIONE DEI DINOSAURI

PREFAZIONE

Da bambino avevo stupore quando vedevo le immagini di questi enormi rettili. Nella mente il pensiero di come sarebbe stato bello incontrarli e starli vicino.
Da piccoli diamo poca importanza al tempo e, anche quando sentivo dire che i dinosauri non c’erano più, speravo che all’improvviso si scoprisse un’isola sperduta dove questi enormi animali vivevano e si riproducevano. Senz’altro anche gli ideatori del celebre Jurassic park da bambini avevano i miei stessi pensieri!
Ricordo con entusiasmo quando, anni or sono, vidi riprodotto in scala reale un Tirannosauro… che emozione… davvero impressionante! Ma chissà perché tanta curiosità attorno ad essi? Forse per la grandezza!
Certamente l’enorme stazza impressiona… anche se poi scoprì che erano esistiti dinosauri alti anche solamente 40/50 centimetri.
Ancora oggi comunque, passati diversi anni, amo questi animali che in epoca remota popolavano la Terra e, come tanti appassionati, spesso mi chiedo cosa li ha estinti. Così anche io, come tanti ricercatori e studiosi, ho elaborato un mio pensiero a proposito.

TEORIA SULL’ESTINZIONE

Circa 65 milioni di anni fa, in modo quasi improvviso, scomparvero i dinosauri.
Di loro oggi sappiamo abbastanza tramite i vari ritrovamenti fossili (fauna, flora, minerali). Grazie a questo possiamo delineare una certa linea evolutiva. Certamente non perfetta anche se tanto interessante. Ricordiamoci infatti che un fossile non è altro che una piccola parte di ciò che esisteva all’epoca. Teniamo a mente questo elemento!
Per trovarne uno comunque, di qualunque segmento esso faccia parte, serve un determinato processo chiamato appunto di fossilizzazione. E, tutto ciò che riguarda i dinosauri, termina la datazione quasi all’improvviso attorno appunto a 65 milioni di anni fa.
Una maestosa classe di animale che, dopo ben oltre 150 milioni di anni, terminava la propria corsa evolutiva (ricordatevi questa ultima frase). Quindi… capirete il perché di tanta curiosità.
Ma ora vediamo quale può essere la causa di tutto ciò… se causa esiste e se di estinzione di massa si tratta. Avete mai pensato ad una evoluzione naturale delle cose?
Comunque procedendo nel discorso formulerò alcune domande e riflessioni:

  1. E’ in grado, secondo voi, un’esplosione provocata da un corpo celeste (teoria aggregata da molti) estinguere un’intera classe di animali?
  2. Una catastrofe del genere può estinguere ad esempio tutti i dinosauri e non le tartarughe, i coccodrilli e le rane (animali esistenti già da allora)?
  3. Si dice che un’esplosione provocata da una gigantesca meteorite possa declinare la vita evolutiva di grossi animali per la scomparsa di enormi piante e quindi ecco spiegata l’estinzione. Finiti gli enormi erbivori i carnivori si sarebbero mangiati poi tra loro. Potrebbe starci… ma ricordatevi che esistevano anche dinosauri di piccola taglia e che sono pure loro scomparsi.
  4. Ritorno a dire, se l’atmosfera, per cause meteorologiche o catastrofiche, oppure enormi vulcani… ancora cieli oscurati da nebbie per anni… e tanto ancora possa aver estinto i numerosi rettili, perché altri si sono salvati?
  5. Potrebbe, ad esempio, esserci stata una normale evoluzione naturale delle cose? I Mammut (Elephas primigenius)… enormi animali simili ad elefanti ma ancora più grossi con enormi zanne (li avrete senz’altro visti in pitture o grafiche) si sono estinti naturalmente… senza l’ausilio di meteoriti. La tigre dai denti a sciabola… pure lei estinta naturalmente. Se ci pensate tutt’oggi ancora molte specie sono in serio pericolo e le meteoriti non centrano.
  6. Ad esempio una malattia… potrebbe anche essere. Molti animali, anatomicamente parlando, sono molto simili a noi e come per l’uomo è pericolosa una qualsiasi epidemia virale o batterica lo stesso vale per loro. Anche se ritengo che una estinzione del tutto naturale sia la causa più logica. Come appunto dicevo un attimo fa anche oggi grossi e piccoli animali sono in pericolo. Sapete ad esempio che la balenottera azzurra (nome scientifico Balaenoptera musculus), grande quanto i più maestosi dinosauri, forse tra due o trecento anni non ci sarà più? So cosa pensate ora… colpa dell’uomo che la uccide per cibarsi. Certo è triste questo… una specie che predomina su un’altra e la porta all’estinzione. Crudele ma vero! Se ci pensate, non avrebbero potuto i primi ma caparbi mammiferi, aver mangiato tante di quelle uova da avere contribuito l’estinzione? Ricordatevi infatti che i dinosauri erano rettili e quindi deponevano uova. Non a caso, i rettili volanti, pterosauri, tra i primi indiziati ad essere gli antenati degli uccelli attuali, deponevano le uova sugli alberi e quindi al sicuro dai roditori dell’epoca. Ecco, forse una evoluzione dai dinosauri ad oggi la possiamo trovare proprio facendo questo esempio. Ma se pensate che pochi e piccoli roditori non possano in qualche anno o millennio sterminare una specie vivente vi racconto ora una storia vera: “pensate che nel 1859, dai coloni e contadini, furono introdotti in Australia 24 conigli per consentirne l’allevamento e quant’altro (infatti non c’erano conigli sulla grande isola) ma solo 70 anni dopo, che ci crediate o meno, diventarono 600 milioni. Quindi un vero flagello per le coltivazioni”.
  7. Lo stesso esempio lo possiamo fare citando un favoloso stabilimento balneare turistico situato a destra del continente africano nell’oceano indiano, le isole Maurizio o Mauritius. In questi luoghi da sogno, secoli or sono, erano l’habitat di un caratteristico animale, il Dodo. Questo uccello, perché tale era, anche se aveva perso l’uso del volo, come le galline d’altronde, viveva in riservatezza ed in quiete sulle varie isole da migliaia di anni, forse milioni. Improvvisamente, nel giro di qualche decennio, si estinse. Le cause furono cercate in epidemie, o nel saziare i marinai dell’epoca che cercavano ristoro dopo mesi di navigazione. Alla fine, dopo studi e ricerche, si scoprì che a decimare la specie fu l’introduzione sulle varie isole di altri animali da parte dell’uomo. Con le navi, oltre a conigli, suini, cavalli, ecc, arrivarono anche altri ospiti come ad esempio i ratti. Potete così immaginare cosa fu per le uova di Dodo che da anni venivano depositate in terra perché non esistevano predatori o quasi: l’estinzione! Questo animale non ebbe il tempo di riprendere l’uso del volo che dopo millenni aveva perso e non riuscì a sottostare alle leggi dei nuovi arrivati.
  8. Cosa ne pensate ora? Possono i dinosauri essersi estinti naturalmente pensando che in qualche decennio il Dodo è scomparso del tutto? Ricordate inoltre che il periodo di estinzione dei dinosauri, così almeno presunto, è durato qualche milione di anni. Credete che cinque milioni di anni, tanto per fare un esempio, sono pochi per estinguere i dinosauri? Pensate che tale cifra è il tempo che intercorre tra l’impero romano a noi… però il tutto moltiplicato per ben 2.500!
  9. Se pensiamo che nel 1903, i fratelli Orville & Wilbur Wright, nella Carolina (U.S.A.), fecero il primo volo umano a motore e dopo 66 anni (1969) l’uomo arrivò sulla Luna… possiamo comunque crederci. Cosa dite?

    Un’ultima curiosità. I dinosauri si chiamano tali perché sono resti fossili di rettili del grande periodo chiamato Era Mesozoica. Se ad esempio le tartarughe che comunemente conosciamo si fossero estinte, e le potremmo conoscere solo grazie ai resti fossili, sarebbero oggi dei dinosauri. Lo stesso vale per i coccodrilli. Attualmente non sono definiti tali perché scampati dall’estinzione dall’ora. Ultimamente comunque è stato trovato un loro antenato, un coccodrillo gigantesco, che oggi è catalogato nella lista dei dinosauri. Il perché lo avrete capito… ora è estinto!